REDDITO DI CITTADINANZA-GUFI E STRONZATE
L’attuale dibattito sul Reddito di cittadinanza (o meglio Reddito minimo garantito) vede schierati diversi strigiformi, che si contendono la presunzione della verità: gufi reali, civette sparvieri e assioli comuni.
Naturalmente i gufi reali (nome scientifico Bubo Bubo) emettono il loro verso lugubre e cupo direttamente dagli schermi televisivi, prediligono ambienti freschi e riparati (dal dibattito democratico), e rivestono ruoli istituzionali di prestigio.
Le civette sparvieri invece sono quei parolai che frequentano i vari talk show nazionali, scrivono su rotoli di carta igienica, piuttosto nociva però se utilizzata per il suo fine naturale (meglio se usata per accendere il camino), e si occupano di spargere notizie-esca, per distrarre e disinformare il pubblico di massa.
Infine ci sono gli assioli comuni, che frequentano zone piuttosto bazzicate e ricche di piccoli animaletti, roditori e fastidiosi insetti, di cui si nutrono, gufano nel sottobosco della società
postmoderna, cafona e disillusa, e non perdono occasione per tuonare giudizi, più o meno oscuri, col loro verso lugubre menagramo.
Ecco perché vengono chiamati “uccelli del malaugurio” che portano sfiga.
Naturalmente i gufi reali gufano molto forte.
Renzi infatti ha detto a proposito: «Il reddito di cittadinanza come un reddito per tutti, da Agnelli in giù, è una follia.
Se invece si parla di una misura contro la povertà stiamo ragionando e siamo disponibili a ragionare con M5S e con gli altri.
Se ne parla ovviamente in relazione alla prossima legge di stabilità».
L’equivoco nasce dal significato intrinseco delle parole, infatti il reddito di cittadinanza è un sussidio universale su base nazionale che si dà, semplicemente, a tutti i nati (o i cittadini, o i residenti) di un’area geografica, ma non il Reddito minimo garantito.
Ma anche i gufi sparvieri gufano piuttosto forte, come i parolai del “Foglio”, in un articolo di Luciano Capone, che bla bla bla afferma senza mezzi termini che il RdC sarebbe “irrealizzabile perché non ci sarebbero le coperture”.
Al quale la senatrice del M5S Nunzia Catalfo ha replicato, dicendo che “Il reddito di cittadinanza proposto dal Movimento 5 stelle non è una misura assistenziale ma collegata al reinserimento nel mondo del lavoro, dunque la proposta prevede un sostegno economico massimo di 780 euro netti al mese per la singola persona, che va ad aumentare in base al numero di componenti del nucleo familiare.
Detto sostegno è condizionato al rispetto di obblighi ben precisi.”
Infatti il “reddito di cittadinanza” non è una forma di assistenza sociale passiva, è invece esattamente l’opposto: si tratta di una forma di protezione sociale collegata direttamente al lavoro, che impone obblighi precisi per il beneficiario.
Chi riceve il reddito infatti deve:
1) Rendersi disponibile a lavorare e iscriversi presso i Centri per l’Impiego pubblici ovvero gli uffici della pubblica amministrazione che gestiscono il mercato del lavoro a livello locale.
2) Iniziare, quando sia necessario, un percorso di formazione o di riqualificazione nonché iniziare un percorso di ricerca attiva di lavoro, accompagnato dagli operatori dei Servizi per l’impiego. Gli operatori si occuperanno di effettuare uno o più colloqui finalizzati alla certificazione delle competenze acquisite in ambito formale, non formale e informale, oltre che a rilevare gli interessi, le propensioni e le attitudini del beneficiario.
3) Dimostrare di essersi attivato nella ricerca di lavoro, visite periodiche presso i Centri per l’impiego, frequentare corsi di formazione e di riqualificazione coerenti con le attitudini, gli interessi del lavoratore e orientati verso i settori in cui è maggiore la richiesta di lavoro qualificato, anche in base al territorio di appartenenza.
4) Offrire un piccolo contributo a favore della collettività, in funzione delle proprie competenze, in progetti sociali organizzati dal suo Comune non superiore a 8 ore settimanali. I pensionati ed i disabili sono esonerati da questo obbligo.
Insomma il “reddito di cittadinanza” prevede di garantire un sussidio a chi è disoccupato, inoccupato, pensionato o a basso reddito, perché chi è a reddito zero riceve 780 euro al mese, mentre chi ha un reddito basso avrà un’integrazione che gli permetterà di raggiungere la soglia di 780euro.
Quindi non sarebbe un vero e proprio “reddito di cittadinanza”, ovvero un sussidio universale individuale, perché se così fosse il costo di una tale operazione sarebbe pari a circa 90 miliardi di euro, invece è un “reddito minimo garantito”, ovvero un sussidio condizionato ad alcuni obblighi come appunto non rifiutare più di 3 offerte di lavoro trovate dai centri per l’impiego, frequentare corsi di formazione e fare lavori socialmente utili per otto ore settimanali.
Il sussidio inoltre non è individuale, ma basato sul nucleo familiare: non vengono dati sussidi fino a 780euro a ognuno, ma vengono ridotti se più aventi diritto fanno parte dello stesso nucleo familiare. In questo modo il costo complessivo stimato sarebbe di 17 miliardi annui, una somma molto più bassa, destinata a una platea di circa 10milioni di persone, circa 3 milioni di nuclei familiari.
Il costo della proposta è chiaro: 17 miliardi di euro (2% della spesa pubblica) di cui 15,5 miliardi per il sostegno economico (dato avvalorato dall'ISTAT) e 1,4 miliardi per rafforzare i Centri per l'Impiego, per incrementare il fondo per l'abitazione e per l'aiuto alla creazione di nuove start up innovative.
L’Italia per di più ne avrebbe urgente necessità, perché sarebbe tra i Paesi con il più alto tassodi disoccupazione.
Sono state individuate oltre 20 coperture, tutte serie e reali, aggiornate recentemente, tra le quali spiccano le più rappresentative:
1) tagli alle spese militari (acquisto F35)
2) riduzione pensioni d’oro
3) aumento tassazione del gioco d’azzardo
4) 8 per mille non destinato
5) aumento della percentuale del canone annuo a carico concessionari autostradali
6) eliminazione esenzione del pagamento dell'IMU, della TASI e della TARES sugli immobili di proprietà della Chiesa con esclusione dei luoghi di culto.
7) riduzione dell'importo dell'indennità dei parlamentari in misura non superiore a 5.000 euro lordi
8) eliminazione di ogni contributo pubblico all'editoria
9) taglio del finanziamento pubblico ai partiti (non tagliati dai governi Letta-Renzi)
http://beppegrillo.it/marcia_perugia_assisi/coperture.html
Per di più il reddito minimo garantito è già presente in quasi tutta Europa, anche se in forme molto diverse tra loro. Belgio: con il Minimax, una forma di integrazione reddituale legata alla disponibilità del soggetto a lavorare, corrispondente a 644 euro al mese per individuo solo senza reddito, con assegni familiari forniti in aggiunta.
Austria: con il Sozialhilfe vengono garantiti aiuti per affitto elettricità e cibo oltre all’assegno monetario che varia da 420 a 542 euro al mese per individuo solo. Germania: con Sozialhilfe previsto per i cittadini dai 16 ai 65 anni, viene garantita un'integrazione al reddito pari a 345 euro per individuo con in più una indennità integrativa per la copertura totale dei costi per l’affitto ed il riscaldamento, senza limiti temporali.
Olanda: con il Bijstand oltre all’integrazione reddituale pari a 588 euro per individuo solo senza reddito con ulteriore integrazione di 235 euro da parte delle municipalità per singoli e genitori soli. Sono previsti aiuti per il materiale scolastico il cibo ed i trasporti.
Francia: con Revenue Minimum d’Insertion è previsto un sussidio pari a 441 euro per individuo solo senza reddito.
I beneficiari hanno diritto a indennità per la casa e a servizi di copertura sanitaria per malattia e maternità.
Danimarca: con il Starthjaelp vi è un sussidio pari a 1.201 euro per individuo solo senza reddito, in più è prevista l’indennità per la casa e la partecipazione in spese di salute fuori dai servizi sanitari gratuiti, farmaci e dentista.
Regno Unito: vi sono varie forme di reddito di cittadinanza, ad esempio con l’Income Support vi è un sussidio attivo per i maggiori di 18 anni, che varia dai 330 euro ai 420 euro per individuo solo, in aggiunta l’indennità per la casa, il dentista gratuito, medicinali gratuiti e voucher per acquisto di beni.
Dunque queste le informazioni di base perché possa nascere un dibattito serio.
Il Ddl del Reddito di cittadinanza verrà approvato?
Non credo proprio, nei termini in cui è stato presentato.
E allora perché il M5stelle lo ha proposto?
Beh si chiama provare a“fare opposizione”,
RIMANE UNA SOLA DOMANDA: COME LA METTIAMO CON IL RDC CHE VA DATO ANCHE AGLI IMMIGRATI, SECONDO DA PROPOSTA M5S, CON LA SCUSA CHE POI SAREBBERO DENARI SECONDO LORO CHE VERREBBERO SPESI NEI CONSUMI INTERNI?
NESSUNO GLI HA DETTO CHE I MIGRANTI SONO BRAVISSIMI CON WESTERN MONEY O SIMILI A FAR DISSOLVERE I DENARI?
MA POI UN'ALTRA DOMANDA SCIOCCA, MA SE POSSIAMO DARE IL SUSSIDIO ANCHE AI MIGRANTI, MA PERCHE' ALLORA NON DIAMO 1500 EURO /MESE AGLI ITALIANI E BASTA?
PENSATE CHE DIVENTEREBBERO TROPPO RICHHI E NON SPENDEREBBERO?
qualcuno ha almeno pensato a fare un trattato bilaterale con i paesi di origine dei migranti?
nel senso, se noi italia dobbiamo dare il sussidio ai migranti, dovremmo aspettarci che se un italiano emigra in africa riceva lo stesso trattamento?
QUALCUNO VI HA PARLATO DI QUESTOOO???!!!.....
QUALCUNO VI HA SPIEGATO COME MAI VI STANNO SPREMENDO CON LE BOLLETTE DI ACQUA LUCE E GAS, VI STANNO MASSACRANDO CON EQUITALIA, PER POI ANDARE A MANTENERE MILIONI DI MIGRANTI?
QUALCUNO DI VOI HA SPIEGATO AI SIGNORI POLITICI CHE C'ERA SI UNA VOLTA L'AMERICA, MA CHE E' DA TUTT'ALTRA PARTE DEL GLOBO?
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