90% degli europei utilizzera' tutto il reddito per cibo ed energia - Lancet : tutta colpa dei no vax, vaccinazione di massa

La Giornata oggi inizia bene : "Oggi c’è il rischio di crack tra le società energetiche per la crisi di liquidità causata da normative pensate dopo Lehman, che hanno dato un grande ruolo alle controparti centrali (clearing house) e hanno aumentato il meccanismo delle garanzie".  (Sole 24 ore) Poiché le banche centrali di tutto il mondo aumentano contemporaneamente i tassi di interesse in risposta all'inflazione, il mondo potrebbe avvicinarsi a una recessione globale nel 2023, e a una serie di crisi finanziarie nei mercati emergenti e nelle economie in via di sviluppo, secondo un nuovo studio completo della Banca Mondiale. Prosegue ancora meglio : Allarme della Banca Mondiale – L’economia globale rischia di sprofondare in recessione L'economia mondiale rischia di sprofondare in recessione, avverte l’istituto con sede a Washington, con l'inflazione ai massimi da decenni, l'economia globale che subendo il rallentamento più marcato dal 1970 e la fiducia dei cons...

La crisi economica non fa sconti a nessuno, si comprimono i salari della classe lavoratrice anche in Germania.

La crisi economica non fa sconti a nessuno, si comprimono i salari della classe lavoratrice anche in Germania. 

(Bruno Rosso)

Complici le sempre più consistenti ondate migratorie, che creano “eserciti di riserva” di manodopera straniera a basso costo (situazione comune a tutti i paesi Ue avanzati), i redditi complessivi dei ceti popolari tedeschi non consentono affatto alla Germania di diventare la “locomotiva dei consumi” di cui avrebbero bisogno gli altri paesi Ue – soprattutto i Piigs – per risollevare il proprio Pil.
I dati più recenti mostrano, in modo inappellabile, un aumento consistente delle diseguaglianze sociali tra classi e regioni e conseguentemente una rapida crescita dei cosiddetti “poveri”, ovvero di quei corposi segmenti di popolazione incapaci di produrre un reddito superiore agli 848 euro al mese (1.278 per le coppie ). Dal 2006 ad oggi, gli “indigenti” ufficialmente censiti sono passati dal 14 al 15,2%. In alcune aree del Paese, come nei land dell’Est o nella città di Brema si supera anche il 10%. Persino nella capitale, Berlino, che pure gode fama di grande vivibilità, la percentuale sale al 21,2%, 2,5 punti in più del 2008.
Una ragione strutturale sta nella forte immigrazione dai paesi dell’Est europeo, che ovviamente contribuisce ad abbassare in modo drastico gli standard salariali. Un fenomeno cui concorrono ormai anche molti italiani, greci, spagnoli e portoghesi soprattutto giovani e ben laureati. L’altra ragione strutturale è l’esistenza dei mini-job, lavori part-time per cui i datori di lavoro godono di sovvenzioni statali. Non se la passano meglio neanche i pensionati, oltre il 30% prende il minimo, 688 euro al mese.
Più in generale, per ciò che riguarda le performance complessive dell’economia teutonica, occorre ricordare che, per la prima volta, la Germania si è vista costretta a fare i conti con un calo della produzione e dell’export. Più d’un quarto delle imprese tedesche ha subito un taglio di posti di lavoro per il 2013, e appena un venti per cento tra gli imprenditori è ancora convinto di poter creare posti di lavoro. Per un’economia come quella tedesca che aveva costruito le sue performance sull’export di qualità negli altri paesi dell’ eurozona si è trattato di un primo, consistente campanello d’ allarme.

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