90% degli europei utilizzera' tutto il reddito per cibo ed energia - Lancet : tutta colpa dei no vax, vaccinazione di massa

La Giornata oggi inizia bene : "Oggi c’è il rischio di crack tra le società energetiche per la crisi di liquidità causata da normative pensate dopo Lehman, che hanno dato un grande ruolo alle controparti centrali (clearing house) e hanno aumentato il meccanismo delle garanzie".  (Sole 24 ore) Poiché le banche centrali di tutto il mondo aumentano contemporaneamente i tassi di interesse in risposta all'inflazione, il mondo potrebbe avvicinarsi a una recessione globale nel 2023, e a una serie di crisi finanziarie nei mercati emergenti e nelle economie in via di sviluppo, secondo un nuovo studio completo della Banca Mondiale. Prosegue ancora meglio : Allarme della Banca Mondiale – L’economia globale rischia di sprofondare in recessione L'economia mondiale rischia di sprofondare in recessione, avverte l’istituto con sede a Washington, con l'inflazione ai massimi da decenni, l'economia globale che subendo il rallentamento più marcato dal 1970 e la fiducia dei cons...

Indaco Reportage: Scuola, “vietato obbligare famiglie a pagare”. Ministero ordina, ma le scuole…

Indaco Reportage:
Scuola, “vietato obbligare famiglie a pagare”. Ministero ordina, ma le scuole…

Le scuole non possono pretendere soldi dalle famiglie. I cosiddetti contributi volontari, che a molti istituti servono come il pane per far fronte a spese anche banali (le fotocopie, il funzionamento delle aule di informatica…), non sono
un obbligo per le famiglie. Lo diceva un’ultima circolare del Ministero dell’Istruzione datata 7 marzo 2013, lo ricorda una nuova circolare di questi giorni del nuovo ministro Stefania Giannini. Il fatto che il Miur ribadisca il concetto significa che molte scuole in realtà continuano a pretendere quei soldi, un contributo che oscilla a seconda dei casi tra i 60 e i 300 euro ad alunno.
Molti presidi scrivono lettere alle famiglie con toni ultimativi, il Corriere della Sera ha raccolto qualche esempio in giro per l’Italia:
Prendiamo, per esempio, una circolare di un liceo di Cuneo. Punti esclamativi inclusi. Scrive il dirigente: «Si ricorda che i contributi, se pure non obbligatori, sono richiesti perché indispensabili per il funzionamento dell’istituto». Quindi il suggerimento: «Per gli alunni, le cui famiglie non intendono versare i contributi, vi sono due possibilità. Pagare ogni volta la quota relativa al servizio, all’acquisto di cui usufruiscono (esempio: pagare ogni fotocopia, ogni ingresso nell’aula informatica). Strada di fatto non percorribile!». Oppure «usufruire di tutti gli strumenti, di tutti i servizi, perché gli altri alunni hanno pagato». Più a est, un liceo scientifico di Milano chiede 150 euro quale «contributo spese di funzionamento».
 Per arrivare a Mestre, dove i 120 euro (per chi si iscrive al secondo anno) e i 130 euro (per la registrazione alle classi 3°, 4° e 5°) servono, tra le altre cose, anche alla «parziale copertura delle spese di fotocopiatura». «Al netto di chi ha l’esonero per merito, motivi economici o appartenenza a speciali categorie — chiariscono dal ministero — sono obbligatorie soltanto le tasse di iscrizione, di frequenza, di esame e di diploma».
A volte il “contributo volontario” non versato può pregiudicare l’iscrizione di un alunno a una determinata scuola. Il ministero ribadisce che è una prassi illegale, la circolare della Giannini chiarisce che in caso di irregolarità da parte dei presidi i genitori possono rivolgersi «agli Uffici scolastici regionali che sono responsabili della vigilanza sulle scuole».

fonte: http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/scuola-vietato-obbligare-famiglie-a-pagare-ministero-ordina-ma-scuole-1823349/http://www.signoraggio.it/scuola-vietato-obbligare-famiglie-a-pagare-ministero-ordina-ma-le-scuole-2/

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