90% degli europei utilizzera' tutto il reddito per cibo ed energia - Lancet : tutta colpa dei no vax, vaccinazione di massa

La Giornata oggi inizia bene : "Oggi c’è il rischio di crack tra le società energetiche per la crisi di liquidità causata da normative pensate dopo Lehman, che hanno dato un grande ruolo alle controparti centrali (clearing house) e hanno aumentato il meccanismo delle garanzie".  (Sole 24 ore) Poiché le banche centrali di tutto il mondo aumentano contemporaneamente i tassi di interesse in risposta all'inflazione, il mondo potrebbe avvicinarsi a una recessione globale nel 2023, e a una serie di crisi finanziarie nei mercati emergenti e nelle economie in via di sviluppo, secondo un nuovo studio completo della Banca Mondiale. Prosegue ancora meglio : Allarme della Banca Mondiale – L’economia globale rischia di sprofondare in recessione L'economia mondiale rischia di sprofondare in recessione, avverte l’istituto con sede a Washington, con l'inflazione ai massimi da decenni, l'economia globale che subendo il rallentamento più marcato dal 1970 e la fiducia dei cons...

M5s-Grillo e Casaleggio tirano dritto nell'espellere i "corpi spuri". Ma si ribellano anche gli insospettabili, scissione ad un passo

M5s-Grillo e Casaleggio tirano dritto nell'espellere i "corpi spuri". Ma si ribellano anche gli insospettabili, scissione ad un passo

"Spero che qualcuno riprenda lucidità e si fermi in tempo. 
Non ho sacrificato parte della mia vita per vedere accadere tutto questo". 
Sono in tanti nel Movimento a pensarla come Federico Pizzarotti. 
Paola Pinna e Massimo Artini sono finiti improvvisamente sotto la gogna del blog.
 Non un semplice attacco, ma un sondaggio dentro/fuori al quale è appeso il destino politico dei due deputati.
Il Movimento è in subbuglio, e dai lidi più impensabili arrivano perplessità e critiche all'operato del blog. 
La questione è sempre la stessa, quando si decide di mettere in difficoltà chi non è perfettamente in linea: i soldi. 
Artini e Pinna sono accusati di non restituire la parte del proprio stipendio promessa. 
Così al 3, 2, 1, saranno fuori.
 Argomento sufficientemente populista per scatenare le ire di chi ha votato il "vaffanculo"
alla politica e ai suoi stipendi d'oro.

Oggi più che in altri momenti è più facile un risultato a sorpresa, viste le tante attestazioni di stima nei confronti dei due.
 Ma le probabilità sono comunque residuali.
 Pinna è finita nel mirino per le sue esternazioni da sempre eterodosse, non ultime quelle arrivate dopo il magro risultato alle ultime elezioni regionali. 
Artini è rimasto invischiato in una storiaccia, accusato dallo staff della Casaleggio Associati di controllare e manipolare su propri server le mail di alcuni parlamentari, accuse rigirate dall'interessato e rispedite al mittente.
È la posizione di quest'ultimo a destare scalpore nel M5s. 
Artini è uomo stimato e apprezzato da colleghi di partito e avversari politici, mai una parola fuori posto, mai un'esternazione "alla Gambaro" sufficiente a farlo finire sulla graticola. 
Il movente dei soldi è quello che ha fatto saltare la mosca al naso a una buona fetta di Movimento.

Samuele Segoni, toscano come Artini, parla di "post ignobile ed esecuzione sommaria". 
Luca Frusone spiega che "il blog non rispetta il codice di comportamento", "Cosa cazzo siamo diventati?", si chiede senza mezzi termini Marco Baldassarre. 
"Non ne posso più di sentir parlare di espulsioni! 
In questo post ci sono scritte un mucchio di cazzate", si sfoga Gessica Rostellato, "è un sondaggio sfascia Movimento", attacca Tiziana Ciprini, "state uccidendo il Movimento", concorda Eleonora Bechis. 
Tutti esponenti stellati, che, da posizioni critiche o meno, mai si erano esposti prima a questo livello contro la gestione delle cose da parte dello staff.
Un deputato chiede l'anonimato per buttarla giù secca: "Avete presente quando avete scritto che venti o trenta parlamentari erano pronti ad andarsene?
 Beh, potete farlo adesso, ci stiamo già sentendo a questo proposito".

Artini rimanda la palla nel campo avverso: "È evidente che chi dovrebbe assumere, esclusivamente, il ruolo di “fornitore di servizi informatici”, oggi si diletta a pronunciare editti privi di ogni fondamento e irrispettosi della dignità di ogni singola persona, sia essa attribuita a un cittadino o a un cittadino portavoce". 
Lui, come anche la Pinna, hanno pubblicato tutti i bonifici effettuati. 
La deputata sarda spiega: "Sul sito tirendiconto abbiamo deciso di non pubblicare in 18 perchè ci sono troppi dubbi sulla gestione e attendiamo delle risposte.
 Tutti abbiamo pubblicato i rendiconti sui nostri blog".

Lunedì era stato dato un alert a Walter Rizzetto, capofila dei parlamentari eterodossi (che oggi ironizza "Maxibon, two is megl che uan"). 
Un post sul blog spiegava come una sua partecipazione ad un talk show non fosse stata concordata né autorizzata. 
Ieri la bastonata sulla testa di Pizzarotti per la gestione dell'inceneritore, dopo che il sindaco di Parma aveva chiesto un momento di riflessione nel Movimento.
Un uomo dello staff vicino ai due leader spiega qual è il punto: "Beppe è stanco di affrontare giornalmente i problemi, e Gianroberto ha i problemi che tutti conosciamo.
 Così da qualche mese a questa parte hanno deciso di tagliare la testa al toro: c'è un problema?
 Bene, eliminiamolo. 
Hanno iniziato dallo staff in Europa, poi hanno proseguito con De Franceschi in Emilia Romagna e quelli di Occupypalco, ora tocca ai due deputati, toccherà nel prossimo futuro a qualcun altro. 
Meglio una falange compatta e facilmente orientabile che una moltitudine troppo composita. 
E pazienza se scoppia la rivolta, anzi meglio, si eliminano prima altri potenziali problemi".

Così la strategia dell'allontanamento dei corpi spuri, messa in pratica dall'inizio dell'avventura parlamentare del M5s, sta avendo un giro di vite. 
Dentro c'è anche il calcolo fatto sulle espulsioni prima di Adele Gambaro, poi di Orellana, Bocchino, Campanella e Battista. 
In termini di voti non sono poi costate così tanto, l'impatto mediatico dei fuoriusciti si è presto spento, e poco ha inciso sul peso parlamentare.
Fa gioco anche che i rapporti umani nel gruppo parlamentare siano ormai irrimediabilmente compromessi.
 Laura Castelli definisce sobriamente "mele marce" Artini e Pinna.
 Paola Carinelli si spinge oltre, arrivando ad accusare il deputato toscano di aver "clonato il portale a fini presumibili di phishing". 
In pratica Artini avrebbe inviato false mail ai colleghi ai fini di ricevere indebitamente bonifici o di clonare i conti correnti.
 "I prossimi devono essere Rizzetto e Pizzarotti", spiega senza mezze misure un parlamentare ortodosso.

E se la strategia rimane delineata, le uniche perplessità si addensano sul sindaco di Parma. In sostanza, secondo lo staff, si è posto da un pezzo al di fuori della linea del Movimento. 
Ma la sua espulsione significherebbe, con tutta probabilità, la caduta della giunta cittadina. Lì sì che il contraccolpo mediatico potrebbe farsi sentire. 
"Ma è solo questione di tempo - raginano dallo staff - quella soluzione ormai sembra inevitabile".
Insomma, "extra omnes" per tutti quelli che appaiono come una zavorra. 
E pazienza se per l'espulsione dei parlamentari occorrerebbe una proposta e un voto di ratifica da parte dei colleghi. 
Dopotutto in un Non Statuto non puoi che avere non regole.

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