90% degli europei utilizzera' tutto il reddito per cibo ed energia - Lancet : tutta colpa dei no vax, vaccinazione di massa

La Giornata oggi inizia bene : "Oggi c’è il rischio di crack tra le società energetiche per la crisi di liquidità causata da normative pensate dopo Lehman, che hanno dato un grande ruolo alle controparti centrali (clearing house) e hanno aumentato il meccanismo delle garanzie".  (Sole 24 ore) Poiché le banche centrali di tutto il mondo aumentano contemporaneamente i tassi di interesse in risposta all'inflazione, il mondo potrebbe avvicinarsi a una recessione globale nel 2023, e a una serie di crisi finanziarie nei mercati emergenti e nelle economie in via di sviluppo, secondo un nuovo studio completo della Banca Mondiale. Prosegue ancora meglio : Allarme della Banca Mondiale – L’economia globale rischia di sprofondare in recessione L'economia mondiale rischia di sprofondare in recessione, avverte l’istituto con sede a Washington, con l'inflazione ai massimi da decenni, l'economia globale che subendo il rallentamento più marcato dal 1970 e la fiducia dei cons...

Torino, Appendino indagata per falso ideologico in atto pubblico.


Torino, Appendino indagata per falso ideologico in atto pubblico.

 La sindaca: «Pronta a collaborare»
Il provvedimento nei confronti della sindaca nell’ambito dell’inchiesta Westinghouse. L’indagine era stata aperta nei mesi scorsi in seguito a un esposto dei capigruppo di opposizione Alberto Morano (lista Morano) e Stefano Lo Russo (Pd). Con Appendino è indagato anche Sergio Rolando, l’assessore al Bilancio

La sindaca di Torino, Chiara Appendino, è indagata dalla Procura di Torino per falso in relazione al bilancio 2016. 
Il reato nell’ambito dell’inchiesta sull’area ex Westinghouse, per un debito `fantasma´ di 5 milioni di euro verso Ream scomparso dal bilancio 2016.
 L’indagine era stata aperta nei mesi scorsi in seguito a un esposto dei capigruppo di opposizione Alberto Morano (lista Morano) e Stefano Lo Russo (Pd).
 Con Appendino è indagato anche Sergio Rolando, l’assessore al Bilancio.

L'inchiesta

L'inchiesta, aperta dal pm Marco Gianoglio, riguarda l'area ex Westinghouse e i 5 milioni di euro che il Comune di Torino avrebbe dovuto restituire a Ream, partecipata della Fondazione Crt che nel 2012 aveva acquisito il diritto di prelazione sull'area.
 La somma non è stata però versata, né iscritta a bilancio ma considerata come un debito fuori bilancio. Una scelta contestata dalle opposizioni in Consiglio comunale.
 L'inchiesta della procura di Torino riguarda anche il capo di gabinetto, Paolo Giordana, e l'assessore al bilancio, Sergio Rolando.

 L'ipotesi è che dal bilancio di Palazzo Civico sia stato espunto un debito di 5 milioni verso la società Ream. 
Un'operazione che sarebbe maturata all'insaputa dei revisori dei conti, i quali, a luglio, a loro volta hanno inoltrato una segnalazione in procura. 
L'inchiesta ha preso in esame la delibera, approvata il 16 dicembre dal Consiglio comunale con il solo voto favorevole del Movimento 5 Stelle, che dava il via libera a una variazione del bilancio di previsione finanziario 2016-18. 
Nel documento il debito da 5 milioni non figurava. 
Secondo gli autori delle denunce, però, almeno dieci giorni prima Ream aveva fatto presente alla Città di Torino, con una lettera indirizzata formalmente alla sindaca Appendino, che intendeva rinnovare, come già aveva fatto nel 2014 e nel 2015, la richiesta di restituzione della somma.

Immediato il commento della prima cittadina: «Sono assolutamente serena e pronta a collaborare con la magistratura, certa di aver sempre perseguito con il massimo rigore l’interesse della Città e dei torinesi». 
Appendino dice di desiderare «di essere ascoltata il prima possibile al fine di chiarire tutti gli aspetti di una vicenda complessa relativa all’individuazione dell’esercizio di bilancio al quale imputare un debito che questa amministrazione mai ha voluto nascondere».
 «Siamo convinti che sia stato tutto regolare. Le norme sulla redazione dei bilanci sono state rispettate. 
Confidiamo di poterlo dimostrare al più più presto», afferma l'avvocato Luigi Chiappero, il legale della sindaca Chiara Appendino.

«Per quanto mi riguarda massimo garantismo anche per lei, noi non siamo grillini», commenta il senatore Pd, Stefano Esposito.
 «La sindaca del M5S Appendino avvisata per falso in atto pubblico. Il Pd resta garantista ma per il giustizialismo cinque stelle è un altro duro colpo. Cinque stelle e due morali», scrive su twitter il senatore Pd Andrea Marcucci.

 Sulla stessa linea Silvia Fregolent, parlamentare del Pd. «Anche nel caso della Appendino indagata per falso in atto pubblico noi siamo e saremo sempre garantisti.
 Gli unici ad avere un problema in casa, con la propria coscienza e la propria credibilità politica sono i 5 stelle.
 Sono passati dalle parole lapidarie di Di Maio: `se un politico viene indagato si deve dimettere´, a `leggiamo le carte´, fino a `decidiamo dopo il primo grado di giudizio´. 
Per non parlare delle regole modificate apposta per la Raggi.
 L'asticella del presunto livello di moralità l'hanno fissata loro, peccato però che tutte le volte la facciano cadere».

Diverso il tenore del leghista Fabrizio Ricca. 
«Siamo garantisti sempre, ma da chi ha preso voti urlando `onestà´ facendo la campagna elettorale sventolando cappi e manette, ci aspettiamo se non le dimissioni almeno un autosospensione da sindaco», spiega il consigliere comunale del Carroccio.
 «La coerenza - conclude - prima di tutto».
 « In più occasioni, in Consiglio comunale, avevamo avvisato il sindaco e l'assessore al bilancio sulla non corretta contabilizzazione della posta ed evidentemente qualche perplessità vi deve essere se la magistratura ha deciso di notificare l'avviso di garanzia», commenta invece Alberto Morano, capogruppo della lista Morano al Comune di Torino e autore dell'esposto che ha dato avvio all'inchiesta sulla Westinghouse -.
 Attendiamo che l'indagine della magistratura - conclude - faccia il suo corso.

Bonafede: «Magistratura non si farà influenzare da esposti Pd»
Fiducia nella magistratura la esprime anche il movimento 5 Stelle: «Il Pd crede di aver trovato la clava con la quale colpire il Movimento: presentare esposti per cui la magistratura deve aprire dei fascicoli per poi attaccare dicendo che siamo indagati.
 Questa volta è toccato a Chiara Appendino. 
Ed è un paradosso: mentre la Giunta torinese prova a uscire dalla palude finanziaria nella quale l'hanno costretta le amministrazioni di Fassino e Chiamparino, a essere indagata ora è la stessa Appendino. 
Meno male che sappiamo di poter contare su una magistratura indipendente, che non si fa influenzare dai politicanti di ieri», scrive il deputato M5S, Alfonso Bonafede.

Lupi: «No alle dimissioni, ma il M5S pianga se stesso»
«Contrariamente a quello che per 5 anni consecutivi ha fatto M5s, rispetto a un'indagine come quella che riguarda la sindaca di Torino e che sa di atto dovuto, non chiediamo le dimissioni della Appendino. 
Secondo noi deve fare solo una cosa, governare bene, ciò che non stanno facendo né lei né Raggi. 
A Di Maio e ai 5 stelle diciamo solo attenzione, attenzione, attenzione.
 Il doppiopesismo non vale e chi è causa del suo destino pianga se stesso», afferma il coordinatore di Ap, Maurizio Lupi, rivendicando che «anche se a noi arrivava puntualmente la richiesta di dimissioni dai 5 Stelle, noi non lo facciamo e anche in questo si segnala la differenza tra loro e Ap».

Salvini: «Gridano onestà ma hanno i loro problemi»
«Non commento i problemi giudiziari degli altri. 
Semmai i Cinquestelle, che gridano `onesta´, onestà' e poi tra firme false, avvisi di garanzie e rinvii a giudizio, hanno i loro problemi.
 Noi ai siciliani, agli italiani, offriamo onestà, concretezza e capacitá di risolvere le cose», è il commento del segretario della Lega Nord Matteo Salvini.

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