Capitan Chernobyl ,il nuovo terrore dei mari,il nucleare che galleggia...
Il progetto, battezzato Akademik Lomonosov in onore del Leonardo da Vinci russo , e' una centrale nucleare galleggiante russa,sarà messa in servizio nel 2019 nell'Artico al largo della costa di Chukotka, nell'estremo oriente, e fornirà energia a una città portuale elle piattaforme petrolifere della zona, deve essere trainato attraverso il Mar Baltico intorno alla punta settentrionale della Norvegia fino a Murmansk, dove i suoi reattori devono essere caricati con il combustibile nucleare.
La centrale, è dotata di due reattori nucleari in grado di generare fino 70 MW di energia elettrica e 50 Gcal / h di energia termica durante il suo normale funzionamento e dovrebbe restare in funzione per 36 anni .
Greenpeace lo ha soprannominato «Chernobyl galleggiante», in riferimento al disastro nucleare del 1986,tra i suoi detrattori, oltre a Greenpeace sono molte le associazioni ambientaliste contrarie, temono che potrebbe causare nel mare ciò che è avvenuto a Chernobyl e più recentemente a Fukushima.
L’idea delle navi che producono energia nucleare non è nata tuttavia dai russi, ma dagli statunitensi.
Negli anni sessanta gli Usa hanno infatti sviluppato il Nuclear Power Program, che mirava a realizzare piccoli reattori nucleari sulle navi per i siti remoti.
Nel 1967 era entrata in funzione la nave Sturgis, trainata quindi nel Canale di Panama, dove era stata posta all’interno della zona del Canale controllata dagli Stati Uniti per potere fornire l’energia necessaria alle chiuse del canale stesso ed ai sistemi operativi dal 1968 al 1976.
Il reattore è poi stato spento, per gli alti costi di mantenimento ed altri problemi, e solo nel 2014 è iniziato il suo smantellamento.
La Sturgis era stata fino ad oggi l’unica centrale nucleare galleggiante al mondo.
Il costo totale del progetto ammonta a 30 miliardi di rubli (500 milioni di dollari).
Il costo della centrale nucleare galleggiante è pari a circa 22 miliardi di rubli, altri 7 miliardi sono stati assorbiti dall'ingegneria idraulica e dagli impianti a terra, ed infine 500 milioni dalle spese di trasporto.
Alcuni paesi sono igià interessati e aspettano solo di vedere in funzione la piattaforma.
In particolare, avrebbero mostrato interesse la Cina, l'Argentina, il Bangladesh, l'India, l'Indonesia, la Malesia, Singapore, Capo Verde e altri.
Va ricordato, che una centrale nucleare galleggiante come quella appena costruita potrebbe servire agli impianti di desalinizzazione dell’acqua di mare, con una capacità variabile da 40.000 a 240.000 t di acqua dolce al giorno.
La Cina, oltre ad essere interessata al progetto russo, ne ha annunciato anche uno proprio. La China National Nuclear Power vorrebbe costruire nei prossimi anni, a partire dal 2020, ben 20 centrali nucleari galleggianti per fornire l'energia necessaria a costruire isole artificiali e per sostenere le sue attività offshore di estrazione di petrolio e gas.
Insomma...Capitan Chernobyl ,il nuovo terrore dei mari,il nucleare che galleggia, ha gia' i suoi fans, un'allegra combriccola di nuovi bucanieri 2.0, tutto muta e tutto si evolve, anche loro.........
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