90% degli europei utilizzera' tutto il reddito per cibo ed energia - Lancet : tutta colpa dei no vax, vaccinazione di massa

La Giornata oggi inizia bene : "Oggi c’è il rischio di crack tra le società energetiche per la crisi di liquidità causata da normative pensate dopo Lehman, che hanno dato un grande ruolo alle controparti centrali (clearing house) e hanno aumentato il meccanismo delle garanzie".  (Sole 24 ore) Poiché le banche centrali di tutto il mondo aumentano contemporaneamente i tassi di interesse in risposta all'inflazione, il mondo potrebbe avvicinarsi a una recessione globale nel 2023, e a una serie di crisi finanziarie nei mercati emergenti e nelle economie in via di sviluppo, secondo un nuovo studio completo della Banca Mondiale. Prosegue ancora meglio : Allarme della Banca Mondiale – L’economia globale rischia di sprofondare in recessione L'economia mondiale rischia di sprofondare in recessione, avverte l’istituto con sede a Washington, con l'inflazione ai massimi da decenni, l'economia globale che subendo il rallentamento più marcato dal 1970 e la fiducia dei cons...

Gerusalemme: apertura ambasciata Usa-Cerimonia richiede decine di sacrifici umani - ( video)


Gerusalemme: apertura ambasciata Usa-Cerimonia richiede decine di sacrifici umani - ( video )



E' il giorno della cerimonia di apertura dell'ambasciata americana a Gerusalemme, che coincide con i 70 anni dalla fondazione dello Stato d'Israele.
Tensioni e scontri nei Territori e lungo la barriera difensiva tra Gaza e lo stato ebraico.
 In 15mila si sono avvicinati al confine.

Alta tensione in Medio Oriente, con scontri fra manifestanti ed esercito israeliano a Gaza e in Cisgiordania, nel giorno in cui si inaugura l'ambasciata americana a Gerusalemme e si celebrano i 70 anni della nascita dello stato d'Israele.
Almeno 41 morti e 1900 feriti, inclusi gli intossicati: questo il bilancio provvisorio fornito dal ministero della sanità palestinese dei duri scontri con l'esercito israeliano al confine di Gaza che sono ancora in corso.
Le autorità di Gaza hanno intanto chiesto all'Egitto aiuti medici immediati e la autorizzazione a trasferire in quel Paese i feriti più gravi.

Violentissimi scontri stanno infiammando il confine tra Gaza e Israele, con un bilancio di morti e feriti che continua drammaticamente a crescere ora dopo ora.(per lo più intossicati da gas lacrimogeni). 
Gli ospedali di Gaza stanno intanto lanciando appelli alla popolazione affinché giunga in massa per donare sangue. 
Tutto questo nel giorno in cui apre l'ambasciata Usa.


 La cerimonia è iniziata alle 15 e lunghi applausi sono stati riservati a Netanyahu
 Al suo arrivo il premier Benyamin Netanyahu è stata accolto dagli applausi. 
In prima fila Ivanka Trump, Jared Kushner, l'ambasciatore Usa David Friedman e il vice segretario di Stato Usa John Sullivan insieme al segretario al Tesoro David Mnuchin. 
Presente anche il presidente di Israele Reuven Rivlin. 
Suonato l'inno nazionale Usa.
Alla cerimonia di apertura,non parteciperà Donald Trump che con ogni probabilità invierà un video messaggio.
Presenti diplomatici americani, Ivanka Trump e il marito Jared Kushner.
 "Ritorno a Gerusalemme con grande gioia", ha scritto Ivanka su Instagram.
"Sono onorata di parte della delegazione che rappresenta il presidente Trump, la sua amministrazione e il popolo americano a questa storica cerimonia", ha aggiunto.
L'ambasciata si trova all'interno del consolato nell'area residenziale di Arnona, blindata per l'occasione, a pochi passi dal kibbutz di Ramat Ramachel, alla periferia meridionale della città.

Tutto avviene nonostante la forte opposizione del mondo arabo, dei palestinesi, dell'Onu e di gran parte della comunità internazionale, Ue compresa, tutti preoccupati che questo passaggio segni la fine della soluzione a 2 Stati.

 Sul fronte europeo saranno quattro su 28 le nazioni dell'Ue a essere presenti a Gerusalemme: Austria, Ungheria, Romania e Repubblica Ceca.

Una scelta che sarà seguita, almeno per due di loro (Repubblica Ceca e Romania, seppur con svariate polemiche all'interno degli stessi Stati), dalla decisione di spostare, anche se con tempi e modalità diverse, la propria ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme.

 Non ci saranno - secondo i media - né la Russia né l'Egitto.

Sono circa 10mila i palestinesi che si sono riuniti alla barriera di confine, dove sono stati dislocati cecchini israeliani. I palestinesi contestano la decisione presa dal presidente americano Donald Trump di trasferire l'ambasciata di Washington da Tel Aviv a Gerusalemme.
Quattro paesi europei all'inaugurazione Il fronte anti ambasciata registra intanto le prime crepe: quattro nazioni delle 28 dell'Ue - Austria, Ungheria, Romania e Repubblica Ceca - hanno risposto all'invito del ministero degli Esteri israeliano e invieranno loro rappresentanti all'inaugurazione nel quartiere di Arnona, nella parte ovest della città.

 Una scelta che sarà seguita, almeno per due di loro (Repubblica Ceca e Romania), dalla decisione di spostare, anche se con tempi e modalità diverse, la propria ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme.

Nella serata di ieri il premier Benyamin Netanyahu ha ricevuto la delegazione Usa inviata dal capo della Casa Bianca per la cerimonia, tornando a definire "storica e coraggiosa" la mossa di Trump.

Mentre l'Olp ha lanciato un nuovo appello agli americani "a revocare la loro disastrosa e irresponsabile decisione di muovere l'ambasciata nella Gerusalemme occupata". In città intanto - dove ieri si è festeggiato il 'Jerusalem Day' a ricordo della riunificazione sotto il controllo israeliano a seguito della guerra del 1967 - si respira l'aria delle grandi occasioni. 800 inviti, 86 per i diplomatici-
Gli inviti partiti dal ministero degli Esteri sono stati circa 800: 86 per i diplomatici, di cui 33 hanno accettato.

Non ci saranno - secondo i media - né la Russia né l'Egitto. Gerusalemme in queste ore è tappezzata di bandiere israeliane e americane, e di cartelloni inneggianti a Trump. In un mese - hanno fatto sapere dall'ufficio stampa del governo che ha approntato un mega tendone dove poter seguire la cerimonia - sono state tra 300 e 400 le richieste di accredito di giornalisti da tutto il mondo per entrare nel paese.

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