90% degli europei utilizzera' tutto il reddito per cibo ed energia - Lancet : tutta colpa dei no vax, vaccinazione di massa

La Giornata oggi inizia bene : "Oggi c’è il rischio di crack tra le società energetiche per la crisi di liquidità causata da normative pensate dopo Lehman, che hanno dato un grande ruolo alle controparti centrali (clearing house) e hanno aumentato il meccanismo delle garanzie".  (Sole 24 ore) Poiché le banche centrali di tutto il mondo aumentano contemporaneamente i tassi di interesse in risposta all'inflazione, il mondo potrebbe avvicinarsi a una recessione globale nel 2023, e a una serie di crisi finanziarie nei mercati emergenti e nelle economie in via di sviluppo, secondo un nuovo studio completo della Banca Mondiale. Prosegue ancora meglio : Allarme della Banca Mondiale – L’economia globale rischia di sprofondare in recessione L'economia mondiale rischia di sprofondare in recessione, avverte l’istituto con sede a Washington, con l'inflazione ai massimi da decenni, l'economia globale che subendo il rallentamento più marcato dal 1970 e la fiducia dei cons...

NEWS INSIDER SUL POSSIBILE PREMIER CONDIVISO TRA LEGA E M5S :GIAN LUIGI PARAGONE


NEWS INSIDER SUL POSSIBILE PREMIER CONDIVISO TRA LEGA E M5S :GIAN LUIGI PARAGONE
Un insider politico fa filtrare il nome condiviso tra Lega e M5s indicandolo come possibile premier del prossimo governo:il famoso giornalista Gian Luigi Paragone, ex direttore della quotidiano leghista padania e della celebre trasmissione su la 7 la gabbia, oggi eletto come senatore nelle file m5s...

Raccomandiamo di prendere questa notizia con il beneficio del dubbio, poiche' e' soltanto una voce ufficiosa non confermata, ma che avra' riscontro in senso positivo o negativo nelle prossime ore...

di seguito una breve biografia del famoso giornalista
Nato da famiglia di origine sannita ha iniziato la carriera giornalistica al quotidiano varesino La Prealpina, che lo incarica di seguire come inviato le attività di Umberto BossiRoberto Maroni  e di altri membri della Lega Nord, documentandone comizi e incontri.
Passato a Rete 55, emittente televisiva locale della provincia di Varese, tra fine anni 1990 e il 2004 ne dirige i servizi di attualità. 
Un anno dopo passa alla guida del quotidiano La Padania, organo ufficiale della Lega Nord, approda in seguito al quotidiano Libero, di cui è stato vice-direttore e (per un breve periodo) direttore vicario in sostituzione di Vittorio Feltri..

In Rai

Nei primi mesi del 2009 conduce il talk show politico Malpensa Italia, in onda in seconda serata su Rai 2  con ascolti che hanno oscillato tra uno share del 6,6% e l'8,7%. 
Il 5 agosto 2009 viene nominato vice direttore di Rai 1, abbandonando pertanto la direzione di Libero: l'elezione ha visto il voto contrario del presidente del CDA della Rai Paolo Garimberti con la motivazione secondo la quale la nomina di Paragone non risponderebbe alla "tradizione" che "consiglia" alla RAI di ricorrere il meno possibile a professionisti esterni all'azienda.
Il 24 settembre 2009 Paragone lascia la vicedirezione di Rai 1 per passare a quella di Rai 2. 
In questo periodo, durante una puntata della trasmissione radiofonica Un giorno da pecora, suscita varie polemiche una critica rivolta all'allora direttore di Rai 2 Massimo Liofredi per aver riempito il palinsesto della rete di telefilm con risultati di ascolto definiti "mediocri"

L'ultima parola

Dal 15 gennaio 2010 conduce in seconda serata su Rai 2 il talk show politico L'ultima parola. 
Nonostante gli ottimi risultati Auditel, grazie anche all'originalità dell'idea di unire la musica all'informazione politica, nel 2013, alcuni esponenti del PdL e il DG RAI Gubitosi cercano di chiudere la trasmissione.
Il 2 ottobre 2011 l'allora segretario federale della Lega Nord Umberto Bossi ha "scomunicato" Paragone ordinando agli esponenti leghisti di disertare L'ultima parola a causa del fatto che il giornalista aveva preso pubblicamente le distanze dalla politica della maggioranza. 
Nella puntata del 21 ottobre 2011 de L'ultima parola Paragone è stato accusato, durante una discussione molto accesa dall'allora deputato PdL Giorgio Stracquadanio di "salire sul carro dei vincitori".
Paragone ha sempre rivendicato l'autonomia giornalistica della sua trasmissione dalle scelte dei vari partiti e si è schierato, nell'ottobre 2011, contro la dipartita dalla Rai di Michele Santoro. 
Nel 2013 si dimette dalla carica di vicedirettore di Rai 2. 
Il 1º marzo 2013 il programma viene trasmesso in prima serata, in sostituzione del telefilm Rex.. Nonostante i discreti ascolti registrati, la trasmissione non andrà più in onda in questa fascia oraria a causa di alcuni dissidi tra il conduttore e la dirigenza Rai
Dopo l'iniziale ipotesi di chiusura, che aveva suscitato diverse polemiche, e le conseguenti smentite del CDA Rai, viene proposto al giornalista la conduzione di un programma musicale in sostituzione de L'ultima parola.

La gabbia

Il 9 luglio 2013, in seguito a contatti avvenuti con Urbano Cairo dopo la presentazione dei palinsesti Rai del 24 giugno 2013, firma un contratto con LA7 per la conduzione di un talk show in onda nella prima serata del mercoledì a partire dal mese di settembre, ovvero La gabbia
Il programma dà ampio spazio a posizioni anti-sistema, ospitando giornalisti ed economisti anti-euro, criticando il neoliberismo di stampo europeo e proponendo rubriche sulle teorie del complotto.
 Intanto dal 7 aprile 2014 al 3 febbraio 2017, insieme a Mara Maionchi e Ylenia Baccaro, ha condotto su Radio 105 il programma Benvenuti nella giungla
Dal 29 giugno al 1º agosto 2015 sempre su LA7 conduce In onda insieme a Francesca Barra. 
Dopo l'arrivo del neo direttore di LA7, Andrea Salerno, il 28 giugno 2017 La Gabbia viene cancellato, suscitando molte polemiche tra il pubblico.

Attività politica

Avvicinatosi al Movimento 5 Stelle, soprattutto durante l'attivismo contro il Decreto Lorenzin sui vaccini obbligatori, a settembre 2017 ne conduce la festa Italia 5 Stelle a Rimini, dove Luigi Di Maio viene nominato candidato premier.
 Il 4 gennaio 2018 Paragone annuncia la sua candidatura alle elezioni politiche del 2018 nelle liste M5S venendo eletto al Senato nel listino proporzionale.


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