90% degli europei utilizzera' tutto il reddito per cibo ed energia - Lancet : tutta colpa dei no vax, vaccinazione di massa

La Giornata oggi inizia bene : "Oggi c’è il rischio di crack tra le società energetiche per la crisi di liquidità causata da normative pensate dopo Lehman, che hanno dato un grande ruolo alle controparti centrali (clearing house) e hanno aumentato il meccanismo delle garanzie".  (Sole 24 ore) Poiché le banche centrali di tutto il mondo aumentano contemporaneamente i tassi di interesse in risposta all'inflazione, il mondo potrebbe avvicinarsi a una recessione globale nel 2023, e a una serie di crisi finanziarie nei mercati emergenti e nelle economie in via di sviluppo, secondo un nuovo studio completo della Banca Mondiale. Prosegue ancora meglio : Allarme della Banca Mondiale – L’economia globale rischia di sprofondare in recessione L'economia mondiale rischia di sprofondare in recessione, avverte l’istituto con sede a Washington, con l'inflazione ai massimi da decenni, l'economia globale che subendo il rallentamento più marcato dal 1970 e la fiducia dei cons...

Afghanistan, Washington Post svela 18 anni di menzogne Usa su guerra al terrorismo

Afghanistan, Washington Post  svela 18 anni di menzogne Usa su guerra al terrorismo


Non e' importate, quale sia la vera realta' , e' importante quale realtà riusciamo a far percepire alle masse.....
E' tutto racchiusa in questo antico motto di origine squisitamente massonica, la chiave di volta per spiegare i risultati dell'inchiesta del Washington Post ( link per articolo integrale di approfondimento)...

Quasi 1.000 miliardi di dollari spesi, 2.300 militari e 3.800 contractor americani uccisi per una guerra ormai persa. 
Ma ciò che di nuovo emerge dall’inchiesta del Washington Post e dalle circa 2mila pagine di documenti riservati e interviste confidenziali a funzionari e ufficiali statunitensi è che, per 18 anni, i tre governi Bush, Obama e Trump hanno mentito e nascosto le prove del fallimento della campagna militare in Afghanistan, cercando di far passare il messaggio che la guerra ad al-Qaeda e la lotta all’integralismo Taliban potessero essere vinte.

I racconti di chi, dopo l’11 settembre 2001, si è trovato all’improvviso catapultato in un Paese ormai abbandonato nelle mani dell’estremismo degli Studenti coranici raccontano di ufficiali impreparati, soldati spaesati e strategie di combattimento e lotta al terrorismo, al crimine organizzato, al radicalismo e al traffico di stupefacenti che si sono rivelate fallimentari.
 “Cosa abbiamo ottenuto con questi 1.000 miliardi di dollari spesi?  ha chiesto ai funzionari di governo Jeffrey Eggers, Navy Seal ritiratosi 
Quando abbiamo ucciso Osama bin Laden, ho detto che Osama stava probabilmente ridendo nella sua tomba sott’acqua ripensando a quanto avevamo speso in Afghanistan”.

Ma l’inchiesta del Post svela soprattutto le bugie sui falsi progressi delle forze occidentali, a guida americana, nel Paese. 

Progressi che devono invece essere ridimensionati, con i Taliban che, negli ultimi anni, hanno riconquistato terreno tornando a un dominio record dall’invasione americana del 2001, mentre il numero delle morti civili ha fatto registrare i dati più alti da quando sono iniziati i rilevamenti, nel 2010. 
Nell’inchiesta si legge che diversi funzionari hanno dichiarato che al quartier generale militare di Kabul e alla Casa Bianca era pratica comune quella di diffondere dati falsi per far credere all’opinione pubblica che, invece, l’operato delle forze Usa stesse portando a risultati positivi. 

“Ogni informazione delle indagini è stata modificata per diffondere la migliore immagine possibile”, ha dichiarato Bob Crowley, colonnello dell’esercito e consulente senior per la controinsurrezione.

“Non invadiamo i paesi poveri per renderli ricchi – ha risposto alle domande del governo James Dobbins, un ex diplomatico americano che ha servito come inviato speciale in Afghanistan sotto Bush e Obama, non invadiamo i paesi autoritari per renderli democratici.

 Invadiamo i paesi violenti per renderli pacifici e, chiaramente, abbiamo fallito in Afghanistan“.
 Lo stesso Sopko ha dichiarato che “il popolo americano è stato costantemente ingannato“, mentre Douglas Lute, generale dell’esercito americano in pensione aveva detto: “Eravamo privi di una conoscenza di base dell’Afghanistan. 
Non sapevamo cosa stessimo facendo. 
Non avevamo la più pallida idea di ciò che ci eravamo impegnati a fare”.






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